di , 14/06/2022

Al giorno d’oggi, sono sempre più numerosi gli strumenti digitali utilizzati per il monitoraggio da remoto delle condizioni di salute delle persone anziane.
Al contempo, le nuove tecnologie intervengono nell’aiutare gli over 70 nello svolgimento di azioni quotidiane, come comunicare con figli e nipoti lontani, effettuare bonifici o controllare l’addebito della pensione, prenotare un viaggio o acquistare un libro – il tutto, senza muoversi da casa.

È importante sottolineare che, secondo uno studio pubblicato sulla rivista Mayo Clinic Proceedings, l’utilizzo di strumenti tecnologici riduce l’impatto di un declino cognitivo che colpisce il 37,6% degli anziani.

 Vediamo insieme le casistiche più interessanti.

Pillboxie

È un’App che ricorda al paziente di assumere le proprie medicine in modo puntuale e immediato. Il trucco è proprio la metafora visiva per cui l’utente deve fisicamente trascinare e lasciar cadere la pillola in un cassetto, un gesto che aumenta l’ingaggio e al contempo lascia una traccia più consistente nella memoria, trattandosi di un’azione compiuta nella realtà. Tra le funzionalità disponibili l’inserimento di più medicinali, la memorizzazione di diverse fasce orarie e i promemoria anche con device offline.

My Pain Diary

È pensata per i malati cronici e funziona come un diario o una cartella clinica digitale, permettendo di registrare i disturbi e il conseguente livello di dolore. L’App offre un livello di personalizzazione molto alto ed è consigliata per numerose patologie, tra cui la fibromialgia, l’emicrania, il morbo di Crohn, l’artrite reumatoide, il dolore alla schiena,

RSD e CRPS, ansia e depressione. I dati inseriti vengono immediatamente comunicati al medico di fiducia ed è possibile avere una rappresentazione dell’andamento della patologia grazie al grafico interattivo dedicato.

My-AHA

My Active and Healthy Ageing è l’ultima novità del mercato che vuole prevenire e arrestare la fragilità e il declino cognitivo, garantendo una buona qualità della vita nell’invecchiamento. Il focus, in particolare, va sulle malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e le demenze correlate. Il monitoraggio tramite questa piattaforma tecnologia (che integra anche un’App) permette infatti di individuare i meccanismi responsabili delle lesioni cerebrali già durante la fase preclinica, che può durare fino a 20 anni prima dell’eventuale diagnosi. Alla base di My-AHA c’è un approccio multidisciplinare che unisce medici, ingegneri ed esperti di informatica provenienti da tutto il mondo.Secondo Alessandro Vercelli, coordinatore del progetto My Active and Healthy Aging, questo studio “conferma che, se si interviene precocemente, è possibile mantenere una buona qualità di vita nelle persone anziane, prevenendo o rallentando l’evoluzione delle malattie neurodegenerative che causano demenza”.

Conclusioni

Aiutare gli anziani ad alfabetizzarsi tecnologicamente può andare a loro vantaggio anche per la gestione quotidiana delle attività, oltre che per mantenere un livello di socialità che possa farli sempre sentire inseriti nella società e nella propria famiglia. In questi casi abbiamo visto come la digitalizzazione della salute vada interamente a loro vantaggio, ideando delle soluzioni ad hoc per le varie casistiche. E, ne siamo certi, è solo l’inizio.