Pubblicati nuovi dati sull’efficacia di EndeavorRx in casi di soggetti affetti dalla sindrome da deficit di attenzione e iperattività

I risultati provengono dallo studio open-label STARS-Adjunct su EndeavorRx.

La terapia digitale EndeavorRx punta a migliorare la capacità di concentrazione dei bambini dagli 8 ai 14 anni con disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD), usando una grafica simile ai videogiochi e ricompense digitali tramite un dispositivo tablet, come aggiunta alla farmacoterapia.

Lo studio

I bambini hanno usato EndeavorRx cinque giorni alla settimana per quattro settimane, seguiti da una pausa di quattro settimane e poi un’altra fase di trattamento di quattro settimane.

L’effetto della terapia digitale è stato misurato utilizzando la ADHD Impairment Rating Scale (IRS), così come le misurazioni comunicate dai genitori dei bambini sulle attività quotidiane.

Dato che la maggior parte dei bambini con diagnosi di ADHD assume farmaci per aiutarli a gestire la loro condizione, è importante valutare gli effetti di nuovi interventi non farmacologici nel contesto delle cure di routine, scrivono gli autori dello studio.

I risultati

I bambini hanno mostrato miglioramenti sulla diminuzione delle attività quotidiane e dei sintomi dell’ADHD dopo il primo periodo di trattamento, sono rimasti stabili durante la sospensione del trattamento e poi sono migliorati di nuovo dopo un secondo trattamento.

La metà dei bambini ha risposto al trattamento dopo un mese di trattamento, mentre più di due terzi (68%) ha mostrato una risposta clinica dopo la seconda fase del trattamento.

Fondamentalmente, lo studio ha dimostrato l’efficacia di EndeavorRx indipendentemente dal fatto che i bambini assumessero farmaci stimolanti ADHD o meno.

Il gruppo che non assumeva stimolanti ha avuto un miglioramento del 50% sulla scala IRS, mentre il gruppo in trattamento farmacologico ha avuto un miglioramento del 30%, ed entrambi questi risultati sono stati statisticamente significativi.

I risultati sono incoraggianti, ma, secondo i ricercatori, lo studio ha alcune limitazioni:

  • la mancanza di un gruppo di controllo in cieco,
  • l’esclusione di bambini con altre condizioni che possono verificarsi parallelamente all’ADHD, come disturbi dell’umore o della personalità e
  • la durata di soli tre mesi, mentre l’ADHD è una condizione cronica.