di , 06/09/2022

La chirurgia ortopedica anche in Campania entra in un nuovo scenario della chirurgia protesica.
Lo scorso luglio, infatti, sono stati eseguiti per la prima volta due interventi di artroplastica del ginocchio focalizzati sull’utilizzo della realtà aumentata con una delle tecniche più all’avanguardia di questo decennio.

Ad eseguire gli interventi in questione è stato il Professor Donato Notarfrancesco che presso la Clinica “Salus” di Battipaglia (SA) ha operato due donne rispettivamente di 67 anni e 72 anni con l’ausilio di un visore attraverso cui è stato possibile personalizzare l’inserimento della protesi, secondo l’anatomia dei pazienti.

La realtà aumentata entra in sala operatoria

NextAR™ Knee, sviluppato dell’azienda svizzera Medacta, è la prima piattaforma chirurgica di realtà aumentata approvata dalla Food and Drug Administration – FDA – ente governativo statunitense, per le procedure di chirurgia protesica totale di ginocchio. 
Grazie alle immagini TAC acquisite prima dell’intervento, viene creato un modello 3D del ginocchio del paziente e grazie ad un sistema rivoluzionario di tracciamento degli strumenti chirurgici, NextAR™ TS Tracking System, è possibile personalizzare al massimo la procedura con precisi passaggi sfruttando le informazioni in real time sul ginocchio del paziente, che vengono visualizzate nel campo visivo del Medico grazie a un paio di occhiali per la realtà aumentata, NextAR™ Smart Glasses. 

L’intervento si esegue in anestesia spinale con l’uso della fascia ischemica. Dopo aver esposto l’articolazione, si adagiano sulle superfici ossee della tibia e del femore le mascherine preformate dalla analisi della TAC inviate al centro di raccolta dati e si controlla il preciso orientamento delle stesse rispetto al planning preoperatorio con lo strumentario dedicato.

Quali i benefici

Oltre a garantire una migliore precisione ed efficienza in sala operatoria, questa tecnologia porta ottimi risultati in termini di stabilità e mobilità dell’arto, oltre un minor tempo di recupero postoperatorio.
Maggiore stabilità dell’arto, ritrovata mobilità e tempi di recupero più brevi, dunque, ma gli effetti dell’utilizzo di NextAR™️ non sono solo questi: al centro della tecnica c’è la cura per le specificità di ogni paziente e quindi l’assoluta personalizzazione dell’intervento.
L’innovazione di Medacta, che si basa su una stretta collaborazione tra chirurghi esperti a livello internazionale, è iniziata con tecniche chirurgiche mininvasive e si è evoluta in soluzioni personalizzate per ogni paziente.
La scelta della clinica per il debutto di questa tecnica che rivoluzionerà la cura del ginocchio non è stata casuale: l’UF di Ortopedia e Traumatologia della Casa di Cura Salus, diretta dal Dottor Notarfrancesco, si occupa proprio di Chirurgia Protesica e Mini-Invasiva di anca e ginocchio, con un’esperienza decennale sull’utilizzo della chirurgia “Computer Assistita” ed è inoltre Reference Center sulla chirurgia di anca Mini-Invasiva con tecnica AMIS.
Dopo questi interventi si apre una nuova frontiera in sala operatoria per la cura dei problemi alle ginocchia per anziani, appassionati di sport e pazienti in generale. Un sistema moderno e tecnologico che presto sarà esteso da Medacta anche per procedure dell’anca, della spalla e della colonna vertebrale.