di , 06/02/2017

La formazione medica da qualche anno a questa parte sta beneficiando delle nuove tecnologie immesse sul mercato. Ma buona parte di essa si basa ancora su approcci didattici classici.

Infatti, gli studi di anatomia dipendono molto dalla donazione di corpi.
Una pratica che nella realtà non è poi così semplice. C’è bisogno, infatti, di un personale specializzato per operare le prime dissezioni e soprattutto per gestire il programma di donazione di corpi ed organi.

Negli ultimi 10 anni, sono stati pubblicati molti atlanti di anatomia 3D per desktop e tablet, ma la tecnologia manca ancora della giusta immersione, a causa di una grafica “pseudo-3d” su schermi piatti.
Attenzione, non sto mettendo in discussione l’utilità di questi atlanti nell’ottica di formazione di studenti di medicina e professionisti della salute. Può capitare, però, che i concetti di anatomia non siano espressi con chiarezza e lascino gli studenti (e i professionisti) disorientati.

Quale soluzione dunque si profila all’orizzonte?

La reinvenzione di una tecnologia come quella della realtà virtuale e dei dispositivi mobile ha aperto la strada a nuove possibilità per la creazione di strumenti didattici che potrebbero superare i limiti esistenti.

La necessità di una migliore comprensione dell’anatomia è stata l’ispirazione per la creazione del primo atlante di anatomia basato sulla realtà virtuale, 3D Organon VR Anatomy.

Con la possibilità di esplorare e studiare più di 4000 strutture anatomiche ed organi conformi alla realtà, e con il vantaggio, unico nel suo genere, di poter ottenere delle prestazioni stereoscopiche, visualizzazioni ai raggi x, correlazioni tra studi clinici, l’applicazione è uno strumento educativo coinvolgente per l’apprendimento esperienziale.
È stato creato per le menti curiose di studenti di medicina e professionisti, educatori e operatori sanitari.

Quali sono i vantaggi di questo tipo di apprendimento?

Sicuramente uno dei vantaggi educativi è rappresentato dalla possibilità di creare degli scenari di gamification, che renderebbero l’esperienza stimolante, coinvolgente e divertente.
E ancora, grazie ad un elevato grado di immersione, terrebbe lontane distrazioni e noia.
I modelli 3D sull’app possono aggiungere un contributo cognitivo importante alla comprensione di concetti chiave.
Al momento della sua pubblicazione, 3D Organon VR Anatomy, attualmente disponibile per i dispositivi di realtà virtuale HTC Vive e Oculus Rift, ha attirato l’attenzione dei futuristi e dei leader della tecnologia e della comunità imprenditoriale.
L’applicazione è stata descritta nel discorso di Mark Zuckerberg, co-fondatore e CEO di Facebook, durante la conferenza OC3. Ed è stata segnalata da importanti editori sul futuro della scienza, l’istruzione, e la medicina, come Huffington Post, Scimex, SBS, Futurismo, e altri.

Così come Leonardo Da Vinci con i suoi schizzi di anatomia umana del ‘500 ha rivoluzionato la medicina, così una nuova app di realtà virtuale sta spingendo il campo dell’anatomia verso il futuro.
Mark Zuckerberg vuole portare avanti un modello di realtà virtuale australiano sul corpo umano che è così preciso che alcuni prevedono che potrebbe eliminare la necessità per gli studenti di medicina di fare pratica sui cadaveri.
-Huffington Post