Roche Italia, con la prima edizione di Roche HealthBuilders, conferma il suo impegno verso i pazienti premiando le migliori idee e start-up per soluzioni innovative volte a migliorare la qualità della vita.

Lunedì 18 marzo si è tenuta la cerimonia di premiazione della prima edizione di Roche HealthBuilders, il primo programma di Open Innovation di Roche Italia dedicato alla salute. L’iniziativa, nata dalla consapevolezza che il settore dell’healthcare sta cambiando radicalmente grazie allo sviluppo di soluzioni tecnologiche e digitali in grado di migliorare lo stile di vita del paziente e di chi se ne prende cura, ha raccolto in 3 mesi circa 140 progetti provenienti da 5 Paesi diversi.  I 10 finalisti si sono sfidati di fronte a una giuria di esperti e professionisti del settore, ma solo a 3 di loro sono stati assegnati i premi in palio: Premio Roche HealthBuilders, Best Healthcare Sustainabilty Idea e Best Customer Experience Idea.

Il Premio Roche HealthBuilders, un programma di mentoring del valore di 200 mila euro, è stato assegnato al team di SIENAimaging per il progetto SI.Nlab, una piattaforma virtuale di analisi di dati della risonanza magnetica dell’encefalo basata su algoritmi testati e visualizzatori progettati per ottenere in modo preciso e veloce i biomarker di interesse. Il progetto Home, un’applicazione costituita da due interfacce virtuali dedicate rispettivamente ai familiari/caregiver e ai professionisti sanitari, volta a creare una mappatura utile per la gestione della malattia di Huntington, ha vinto invece il premio come Best Healthcare Sustainability Idea. Infine il premio Best Customer Experience Idea è stato assegnato al progetto Monitoraggio a Distanza, un sistema di tele-monitoraggio delle possibili complicanze cardiologiche delle terapie oncologiche per il tumore alla mammella. Il premio include un programma di coaching di sei mesi a cura di esperti Roche.

Siamo molto orgogliosi dei risultati del bando Roche HealthBuilders –  commenta Maurizio de Cicco, Presidente e Amministratore Delegatodi Roche Italia – questo è il primo passo per la nostra azienda verso un percorso di open innovation che ci permetta di ridisegnare i servizi per pazienti e famigliari. È attraverso l’ascolto delle loro esperienze e delle loro esigenze che intendiamo guidare un nuovo concetto di salute, consapevoli che non possiamo farlo da soli, ma attraverso la collaborazione con nuove realtà capaci di integrare il nostro business con nuove idee. Lo abbiamo già imparato nel nostro modo di fare ricerca, sostenendo continuamente partnership pubblico-private e collaborando a livello mondiale con numerose start-up ormai parte del nostro network: puntiamo a fare lo stesso anche nel mondo dei servizi.

La cerimonia di premiazione è stata anche l’occasione per aprire un dibattito sull’importanza dell’innovazione nel settore salute e il ruolo del comparto farmaceutico.

Occuparci dei bisogni dei pazienti non è demagogia, ma un impegno che aziende come la nostra sentono fortemente, come testimoniano le numerose collaborazioni con il settore pubblico intese ad offrire più garanzie per il futuro. – continua de Cicco – Il ruolo sociale che gioca l’industria farmaceutica spesso non è compreso appieno, e oggi siamo qui per raccontare come Roche sia quotidianamente dalla parte dei pazienti contribuendo a risolvere alcuni dei problemi della sanità nel nostro Paese.

Big data, intelligenza artificiale, arti stampati in 3D, realtà virtuale, applicazioni, monitoraggio a distanza sono solo alcuni degli argomenti affrontati da Roberto Ascione, CEO di Healthware Group, Alberto Eugenio Tozzi, Chief Innovation Officer and Reserch Area Coordinator dell’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù e da Fabia Timaco, storyteller, che ha raccontato le storie di community online create dalle persone pazienti (che si incontrano nelle sale d’attesa di studi medici o ospedali), e di comunicazione della salute.

Nonostante vengano sviluppate circa 200 applicazioni al giorno, esistono nel mondo circa 300.000 applicazioni e device digitali dedicati alla salute e al benessere delle persone. Questi numeri confermano da una parte un trend in forte crescita, dall’altra evidenziano come molte di queste idee non riescono ad arrivare sul mercato – conclude Elia Ganzi, Business Operations & Established Portfolio Director di Roche Italia – Per questa ragione Roche ha deciso di investire in un programma di Open Innovation con obiettivi che vanno ben oltre la promozione di una call for proposals: oggi sono stati individuati 3 vincitori, le realtà che pensiamo siano più vicine a fare qualcosa di importante, ma il nostro obiettivo è intercettare continuamente l’innovazione là dove viene sperimentata e per questo abbiamo già individuato diverse start up tra quelle candidate con cui ci piacerebbe avviare collaborazioni che possano rispondere concretamente alle nuove esigenze dei pazienti.