di , 29/10/2019

La seconda edizione del  PDHA, organizzato dalla Digital Health Academy con 43 associazioni dei pazienti e il contributo incondizionato ma appassionato di Fondazione MSD,  è stata anche l’occasione per interrogarci sul concetto di umanesimo digitale e tecnologico.

In molti abbiamo messo in discussione lo stereotipo che le tecnologie si associno a spersonalizzazione e disumanizzazione.

Ma è il punto di vista di noi entusiasti digitali o è condiviso anche da chi vive con una malattia e ha quindi bisogno di vicinanza, comprensione e complicità?

Abbiamo quindi chiesto alle 43 associazioni dei pazienti della giuria del PDHA di raccontarci quanto è umana la tecnologia.

L’indagine, condotta tra luglio e settembre 2019, ha coinvolto 925 persone, il 75% donne e il 25% uomini, con una età compresa tra i 18 e 75 anni.

Abbiamo pensato di raccontare i risultati principali insieme a frasi esemplari di scienziati, scrittori, pensatori. Il risultato è un manifesto per l’umanesimo digitale articolato in cinque dimensioni chiave.

Leggi l’articolo a firma di Cristina Cenci sul suo blog