Le startup sono motori di cambiamento e innovazione, che si distinguono per la loro agilità, scalabilità e spirito imprenditoriale. Spesso fondate da visionari e appassionati, le startup cercano di risolvere problemi specifici o di creare nuove opportunità di mercato. 
Abbiamo intervistato Valeria Della Rosa, Fondatore e CEO di Oli help, che ha partecipato al programma di accelerazione di VITA Accelerator.

Com’è nata l’idea della vostra soluzione?

Oli help nasce dalla mia storia personale come mamma e dalle mie esperienze professionali, unite a una buona dose diincoscienza! Dopo aver affrontato le difficoltà legate alle diverse caratteristiche comportamentali di mio figlio ed essermi sentita impotente, ho imparato che la vita può migliorare per tutti, compreso il bambino, cambiando il nostro atteggiamento come genitori e interagendo in modo diverso con i nostri figli. Ma come si sa il cambiamento non è un’impresa facile, soprattutto da adulti, ed è per questo che ho creato Oli help.

Oli help è un’app progettata per potenziare e amplificare le risorse dei genitori di bambini con ADHD, permettendo loro di avere un impatto trasformativo sulla vita dei loro figli.
Il Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD) è un disturbo del neurosviluppo che colpisce tra il 5% e il 7% dei bambini e tra il 2% e il 5% degli adulti a livello mondiale. L’ADHD si manifesta con difficoltà nel fermarsi, concentrarsi e controllarsi, e rappresenta un diverso funzionamento cerebrale che influisce sull’autoregolazione, impattando la vita delle persone che ne soffrono e di chi vive con loro. Sebbene non possa essere curato, può essere gestito efficacemente. Con Oli help puntiamo in primis sui genitori, offrendo loro soluzioni alle sfide quotidiane al fine di migliorare la qualità della vita di tutta la famiglia.

Ci puoi spiegare come funziona la vostra soluzione? Cosa vi contraddistingue?

Oli help sfrutta scienza e tecnologia per offrire supporto continuo e risorse utili ai genitori di bambini on ADHD, disponibili 24 ore su 24, 7 giorni su 7.

La nostra app fornisce informazioni preziose, supporto immediato quando necessario, attività interattive per sviluppare strategie efficaci e opportunità per rafforzare il legame tra genitore e bambino nella vita quotidiana.

Il team di Oli help è composto da professionisti specializzati, tra cui Valeria Tessarollo, neuropsichiatra infantile, e Ilaria Costantino, psicologa clinica, entrambe del centro ADHD dell’Ospedale San Paolo di Milano, oltre a esperti internazionali. Questo garantisce che le informazioni e le risorse offerte siano clinicamente sicure e di alta qualità. Siamo orgogliosi di offrire una soluzione di supporto per le famiglie nella gestione dell’ADHD, basata sulla ricerca scientifica e resa più efficace dal coinvolgimento attivo dei genitori. La nostra mascotte Oli, alimentata dall’intelligenza artificiale, apprende dai feedback dei genitori sulle interazioni con i loro figli e sull’evoluzione del profilo diagnostico, migliorando continuamente il supporto offerto.

Dal punto di vista clinico, stiamo sviluppando un approccio innovativo e da poter potenzialmente integrare al parent

Dal punto di vista clinico, stiamo sviluppando un approccio innovativo che potrebbe integrarsi con il tradizionale parent training comportamentale, già pilastro del trattamento multimodale dell’ADHD. La nostra ambizione è creare una terapia digitale per l’ADHD e le sue comorbidità, come il Disturbo Oppositivo Provocatorio, che spesso rende la vita difficile ai genitori. Poiché le comorbidità sono comuni nell’ADHD, il nostro obiettivo è personalizzare l’approccio terapeutico, raccogliere dati per l’apprendimento collettivo e migliorare la vita dei pazienti.

Quali sfide o difficoltà avete affrontato durante il vostro percorso?

Parto dal presupposto che ogni sfida è un’opportunità e che per fare impresa bisogna essere pronti a cogliere quante più opportunità possibili. Lanciare una startup è come costruire un aereo mentre è in volo: le difficoltà sono molte e le risorse limitate rispetto a quelle delle aziende consolidate. Tuttavia, una startup ha maggiore agilità e velocità nel rispondere alle sfide e alle opportunità, caratteristiche che una grande azienda può solo sognare. Con la mia esperienza in business e digital transformation, trovo questa avventura estremamente stimolante. Creare una startup in Italia presenta sfide uniche rispetto ad altri paesi, come ho scoperto tornando in Italia dopo 20 anni all’estero!

Nel nostro caso specifico, non è banale proporre una soluzione che non offre ai genitori una bacchetta magica. La prima vera sfida è vedere i genitori e i caregiver creare la magia con le proprie mani. Il nostro prodotto si basa sull’allenamento sia dei genitori, che incoraggiamo a sperimentare e mettere in pratica nuovi approcci, sia degli algoritmi che apprendono dai feedback dei genitori stessi. Tuttavia, quando si parla di cambiamento comportamentale, è necessario affrontare resistenze, superare barriere culturali o educative, e ricordare che i nostri utenti hanno a che fare con bambini particolarmente impegnativi e spesso sfidanti.

Ma non mi perdo d’animo! Credo che sia proprio in questi casi che possiamo fare la differenza. Mi piace pensare positivo e in cuor mio so di aver sviluppato la soluzione che avrei voluto trovare io stessa al mio fianco qualche anno fa!

Quali sono i vostri obiettivi nel prossimo futuro?

Abbiamo appena avviato la fase di beta testing e siamo entusiasti di vedere i primi utenti utilizzare in anteprima Oli help! Sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla disponibilità dei partecipanti e dai preziosi consigli che riceviamo ogni giorno per migliorare l’app. Nei prossimi mesi, ci concentreremo sull’ascolto degli utenti e sul perfezionamento dell’app prima del lancio ufficiale. Il nostro obiettivo è supportare il maggior numero possibile di genitori al momento del bisogno, considerando che i lunghi tempi di attesa, i costi elevati e la razionamento delle risorse sono limiti concreti in quasi tutti i sistemi sanitari del mondo.
Se siete interessati sappiate che la nostra waitlist per avere accesso all’app in anteprima è attiva qui!

Abbiamo sviluppato la prima versione dell’app per iOS e Android in italiano e inglese, puntando fin da subito al lancio in Italia e nei paesi anglofoni. In Italia, collaboriamo con associazioni di pazienti e altre organizzazioni del terzo settore, non solo per la distribuzione, ma anche per l’evoluzione del prodotto. Ad esempio, stiamo lavorando per estendere il profilo utente in modo che i genitori possano creare una vera e propria rete di collaborazione intorno al bambino, coinvolgendo altri caregiver, insegnanti ed educatori, in linea con i protocolli clinici e le linee guida di inclusione scolastica. Inoltre, con un’ambizione clinica, stiamo pianificando uno studio clinico pilota con l’Ospedale San Paolo di Milano e l’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri.

Avete dei consigli per chi sta sviluppando un’idea innovativa nel settore della salute digitale?

Partecipare al programma di accelerazione VITA è stato fondamentale per portare Oli help al livello successivo, trasformandolo in una realtà concreta. Sono entrata a far parte del programma quasi subito, proprio nel bel mezzo del nostro primo round di pre-seed. A quel punto, avevo un’idea, un prototipo e una grande determinazione a raccogliere fondi per costruire un team appassionato e desideroso di sviluppare il prodotto che avevo in mente. Grazie a VITA, siamo riusciti a fare il salto di qualità necessario per avanzare nel nostro progetto.

Le idee non mi mancano, ma come founder sto imparando l’importanza di bilanciare l’innovazione con le risorse disponibili, mantenendo sempre al centro le necessità primarie del paziente o dell’utente. Nell’ambito della salute digitale, ci troviamo di fronte alla sfida di integrare le esigenze cliniche con quelle legate all’usabilità e alla tecnologia. Sebbene la tecnologia possa risolvere molte sfide, credo fermamente che debba rimanere uno strumento e non diventare un fine. Inoltre, quando si tratta di salute digitale, la sicurezza e la privacy dei dati degli utenti sono cruciali. È fondamentale adottare misure robuste per proteggere le informazioni personali e sensibili, non solo per rispettare le normative vigenti come il GDPR in Europa, ma soprattutto perché la fiducia è alla base del successo del prodotto. Senza fiducia, non c’è mercato.