L’utilizzo di IA (Intelligenza Artificiale) in ambito healthcare è ormai una realtà sempre più consolidata. Quello delle Intelligenze Artificiali è un settore in forte crescita, caratterizzato da innovazioni che vanno di pari passo con le rinnovate esigenze dei pazienti.

Tra le possibilità di applicazione delle IA nell’ambito salute c’è la riduzione del tempo trascorso nelle strutture sanitarie tradizionali, grazie ai sistemi di controllo da remoto che facilitano i singoli processi di guarigione e alle pratiche, sempre più diffuse, di associare alle cure tradizionali anche quelle di telemedicina. L’IA può, dunque, fare la differenza e perfezionare metodologie di ricerca e, più in generale, il modo di fare e concepire la medicina.

Alcuni colossi della finanza e del digitale hanno cominciato ad investire nelle intelligenze artificiali, mentre altri hanno cominciato timidamente ad affacciarsi a progetti di sanità digitale abilitati dall’intelligenza artificiale.

È il caso di Google, che ha annunciato il finanziamento di 15 progetti basati sull’intelligenza artificiale. Un virtuosismo e un perfetto esempio di best practice che va ad inserirsi negli obiettivi di sviluppo sostenibile promulgati dalle Nazioni Unite. Dei quindici progetti avviati da Google, otto di questi trattano di iniziative di sanità digitale per migliorare l’esperienza dei fornitori e soprattutto l’accessibilità dei pazienti alle cure.

Al centro dei temi trattati da Google c’è la prevenzione al cancro, l’equità di trattamento dei pazienti a livello globale, la creazione di un sistema efficace che possa prevenire le gravi problematiche legate alla gravidanza e, ancora, la prevenzione di malattie insidiose come la tubercolosi e la malaria.

I progetti avviati da Google

Per la prevenzione al cancro è stato lanciato il progetto RAD-AID, che ha lo scopo di facilitare il processo di triage ospedaliero nei casi di malattie respiratorie e per il cancro al seno e soprattutto funzionerà come facilitatore per il personale medico nella lettura di scansioni e radiografie. Makerere AI Lab permetterà, invece, attraverso l’ausilio della stampa in 3D, l’elaborazione di immagini utili a diagnosticare malattie come tubercolosi, cancro e malaria nei paesi a basso e medio reddito. 

Non mancano, inoltre, progetti interessati al sociale e soprattutto incentrati sulla disparità di risorse tra i pazienti del mondo. Wuqu’ Kawoq e safe+natal stanno collaborando per la creazione di un kit basato su un’intelligenza artificiale che consentirà alle ostetriche in Guatemala di rilevare complicazioni neonatali e ridurre lo stress fetale durante il parto. O ancora, IDinsight insieme a Reach Digital Health e Jacaranda Health che integrano risposte automatiche abilitate al linguaggio naturale per le future madri del Sud Africa e dell’Africa sub-sahariana, per supportarle al meglio con informazioni vitali sul parto e sulla salute dei neonati; e, infine, Causal Foundry, utilizzato dagli operatori sanitari come prevenzione a comportamenti errati legati alla gravidanza o al parto.

Concludono questo quadro promettente, i progetti innovativi e di grande spessore culturale come quello di MATCH (Music Attuned Technology – Care via eHealth), che contribuirà alla riduzione dell’agitazione in pazienti affetti da demenza attraverso un sistema musicale adattivo abilitato dall’utilizzo di intelligenza artificiale.

Ogni progetto ha ricevuto circa 3 milioni di dollari in assistenza tecnica, e Google ha messo a disposizione delle borse di studio per i dipendenti che collaboreranno pro bono alla realizzazione del progetto, per un periodo di almeno 6 mesi.