Il paziente, la fragilità e la tecnologia. Come riabilitare il sistema salute

Lo scorso 15 settembre è stato presentato  il secondo Libro Bianco dell’Associazione Scientifica per la Sanità Digitale dal titolo “Fragilità e tecnologie dell’informazione e della comunicazione ICT. Il paziente, la fragilità e la tecnologia. Come riabilitare il sistema salute”.

Gregorio Cosentino, Presidente dell’Associazione Scientifica per la Sanità Digitale, si è occupato della redazione del Libro Bianco, coinvolgendo rappresentanti del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità, di Federazioni e Associazioni Scientifiche nazionali, incubatori e piattaforme di innovazione.

Questo Libro Bianco intende raccogliere bisogni provenienti dal mondo della fragilità e le possibili soluzioni ICT, provenienti da esperti e piccole imprese, che possano rappresentare un esempio, se non addirittura una best practice, per stimolare l’attivazione di ulteriori progettualità nel Paese, in ambito digitale, che promuovano la cultura della trasformazione digitale dimostrandone le opportunità.

L’idea è di proporre non una soluzione verticale tout-court ma un paradigma di cambiamento che affronti alcuni temi interessanti per i contenuti metodologici che portano in se e che possano essere di esempio per altri.

Fragilità e tecnologia

La fragilità è una condizione di vulnerabilità latente a cui consegue un crescente rischio di disabilità. Secondo i dati del Ministero della Salute, oltre 14 milioni di persone in Italia convivono con una patologia cronica e di questi 8,4 milioni sono ultra 65enni. Sono proprio loro, i pazienti doppiamente fragili per età e per patologie pregresse.
Tutto questo ha modificato la domanda di salute. Di conseguenza occorre riorganizzare la rete dei servizi socio/sanitari, rafforzare la risposta territoriale, assicurando la continuità assistenziale e la personalizzazione delle cure, fornendo al personale socio/sanitario, ai caregiver e ai loro assistiti la formazione e l’informazione necessarie per conoscere la disponibilità di servizi ICT che migliorano la qualità dell’assistenza, anche a garanzia di una reale fruibilità di tecnologie, ausili e dispositivi.