App e chatbot per assistere i pazienti h24

Da diversi anni, l’intelligenza artificiale e la tecnologia di speech recognition hanno permesso lo sviluppo di assistenti vocali dentro agli smartphone, come la celebre Siri di iPhone o il più recente Assistente Google.

Mentre questi assistenti permettono di comandare le funzioni dello smartphone utilizzando solo la voce, ne esistono altri specifici per prendersi cura della nostra salute, dandoci consigli per uno stile di vita sano, mandandoci una notifica quando dobbiamo prendere un farmaco o stabilendo un contatto diretto col medico curante quando necessario.

Quest’ultima funzione è resa possibile da app specifiche per i programmi di telemonitoraggio, come Streams, che riconosce i peggioramenti dei pazienti e manda una notifica direttamente al medico curante. Sense.ly ha sviluppato una vera e propria infermiera virtuale, che utilizza il machine learning per aiutare medici e pazienti a monitorare e gestire la salute, mentre AiCure, un’app sostenuta dai National Institutes of Health, analizza addirittura le immagini trasmesse dalla fotocamera dello smartphone per controllare che i pazienti stiano rispettando le indicazioni del medico.

L’esempio di Babylon Health

Babylon Health, una startup britannica, ha lanciato un’app per la sanità digitale fondata su un mix di intelligenza artificiale, video e consultazioni via sms con medici e specialisti.
All’utente basta dire i sintomi e il sistema dell’app li confronta con un database di malattie per offrire indicazioni sulla terapia da seguire. Babylon non solo ricorda al paziente quando deve assumere i medicinali, ma monitora anche il suo stato di salute per verificare se sta migliorando o se è guarito.
Babylon Health definisce la sua app un aiuto ai medici e agli specialisti per l’identificazione delle patologie e la selezione delle terapie più adatte, ma il suo obiettivo a lungo termine è quello di curare le persone direttamente con l’intelligenza artificiale, senza l’intervento di un medico in carne e ossa. La startup sostiene che oltre 250 mila persone sono già state curate dalla sua AI.

L’assistente della salute “Made in Italy”

Ma l’assistente per la salute più creativo è stato sviluppato proprio in Italia, a sostegno dei malati di Alzheimer, da Italia Longeva, un network tutto italiano creato dal Ministero della Salute, dalla Regione Marche e dall’IRCCS INRCA.

Non si tratta di un’app a sé ma di un chatbot, un assistente elettronico che ricorda al malato nelle fasi iniziali dell’Alzheimer informazioni essenziali come i nomi dei parenti, le medicine da prendere e come ritrovare la strada di casa.

Il paziente può comunicare col bot direttamente tramite Facebook Messenger. Il chatbot, chiamato Chat Yourself per dare l’idea di parlare col proprio passato, con la propria memoria, riceve direttamente le informazioni dal profilo Facebook dell’utente e dal suo smartphone per dare informazioni vitali 24 ore su 24. Inoltre le notifiche push aiutano il paziente anche senza una sua interazione, ricordandogli appuntamenti e scandendo i ritmi della vita, segnalando l’ora di pranzo e di cena, quando prendere le medicine e quando andare a dormire.

Chat Yourself è stato realizzato in oltre 1238 ore di ricerca e sviluppo, e col supporto di psicologi specializzati è stato addestrato a rispondere a ogni possibile bisogno del paziente in tempo reale e ovunque ci si trovi. Questo sistema di comunicazione innovativo ridà indipendenza ai malati e alle loro famiglie, soprattutto nelle prime fasi dopo la diagnosi. Con l’assistente virtuale il malato di Alzheimer può uscire di casa senza paura, fare domande senza vergognarsi, e riconquistare la propria routine. Il progetto ha ricevuto ben 6 Leoni al Festival internazionale della creatività di Cannes 2017, di cui uno di Bronzo nella categoria Healthcare.