Prosegue lo sviluppo del Progetto HBD – Health Big Data, il piano di durata decennale, avviato nel 2019, finanziato dal MEF e coordinato dal Ministero della Salute. La conferma è stata comunicata durante il corso dei lavori dell’ottavo meeting annuale di Alleanza Contro il Cancro, la Rete oncologica nazionale che ha come missione quella di diffondere l’innovazione tecnologica e organizzativa, dalla ricerca di base alla pratica clinica.
Il progetto HDB, che coinvolge 51 IRCCS afferenti alle reti Alleanza Contro il Cancro, prevede la creazione (o il potenziamento) di una serie di piattaforme IT locali, che garantiscano estrazione, integrazione e interoperabilità di dati clinici e scientifici. Inoltre, è contemplata anche la creazione di una piattaforma IT centralizzata, che garantisca connettività tra gli IRCCS e analisi avanzate dei dati condivisi.
La raccolta dati del progetto sarà molto eterogenea: comprenderà dati omici (genomica, trascrittomica, proteomica, metabolomica), dati clinici (cartella medica elettronica e dati di follow-up dei pazienti), dati di imaging clinica e radiomica, e dati forniti dal paziente. Nel medio termine, verranno anche inclusi dati provenienti da biosensori, come dati ambientali, sociali ed economici.
La realizzazione del progetto è stata assegnata ad importanti realtà italiane dell’ICT in ambito sanità: le Reti del Ministero della Salute, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, il Politecnico e la Fondazione Politecnico di Milano e Reply.
Nel corso del meeting il professor Piergiuseppe Pelicci, direttore scientifico di ACC, della ricerca allo IEO e responsabile di HBD, ha reso noto quali sono stati gli obiettivi raggiunti in questi anni. Il primo è quello relativo al cloud centralizzato:
È pronta l’architettura del cloud centralizzato presso INFN che consentirà di connettere tutti gli Irccs italiani; è una struttura estremamente innovativa poiché si basa sul concetto di federazione che prevede che i dati, resi interoperabili, condivisibili e aggregabili per progetto, restino negli ospedali che li hanno generati.
Il secondo obiettivo raggiunto riguarda l’avvenuto potenziamento dei data centers delle Reti patologiche nazionali e il loro trasferimento nell’infrastruttura. Il terzo obiettivo, invece, è stato raggiunto a seguito della creazione di una comunità di medici, scienziati ed esperti appartenenti agli Irccs che ha lavorato per omogeneizzare processi e protocolli di trattamento dei dati.
Altrettanti gli obiettivi per i prossimi tre anni: il lancio vero e proprio del sistema con la creazione di studi nazionali – ACC in materia di oncologia personalizzata –; la connessione degli Irccs al cloud federato affinché i dati possano essere trasferiti e condivisi; la candidatura di Health Big Data a Rete per l’integrazione dei dati clinico-scientifici del Paese aggregando anche altre iniziative che in maniera un po’ frammentata si stanno muovendo in Italia. In questo senso ACC ha, con il suo data center, col suo concetto di cloud federato, individuato come modello della federazione dei dati anche a livello europeo, un’esposizione notevole e questo è un ulteriore, grande challenge.
Gli interventi da attuare nel prossimo futuro saranno, dunque, necessari per far sì che la piattaforma garantisca la connettività tra gli IRCCS partecipanti al progetto e gli altri Istituti di Ricerca italiani. Inoltre, dovrà essere in grado di connettersi con i database del Servizio Sanitario Nazionale e con quelli pubblici a livello internazionale.
L’obiettivo è lo sviluppo di capacità di analisi di tipo predittivo e prescrittivo, con possibilità di accesso e condivisione da parte di singoli operatori di ciascun IRCCS. In tal modo sarà possibile fornire degli strumenti operativi essenziali ai Molecular Tumor Board, che sono già stati avviati in diversi IRCCS delle reti.