di , 31/01/2017

Le innovazioni nel campo della salute digitale che abbiamo oggi sono così sorprendenti che potrebbero anche migliorare l’universo futurista di Star Wars.

Si perché è un universo tanto ricco di spade laser e viaggi interstellari, ma altrettanto deficiente di quelle tecnologie che noi abbiamo sviluppato in questi anni ma che non compaiono in nessuno degli episodi della saga.

1) Guarigione istantanea delle ferite

La scoperta più evidente è che le pistole laser sono armi comuni in Star Wars, ma non c’è guarigione istantanea delle ferite.
È stato annunciato già nel 2015: una siringa riempita di spugna può chiudere le ferite da arma da fuoco in pochi secondi.

2) Dove sono i chirurghi plastici?

Tra L’attacco dei cloni e La vendetta dei Sith, compare una cicatrice sopra l’occhio destro di Anakin Skywalker.
Quando la cicatrice è apparsa ne La vendetta dei Sith, non è stata data alcuna spiegazione su come se la fosse procurata. Se ci fosse stato un chirurgo plastico, avrebbe potuto cancellarla facilmente.

3) Perché i chirurghi robot non operano in anestesia?

Nell’episodio 3, quando Anakin viene bruciato e perde le gambe, i chirurghi robot lavorano su di lui, ma senza somministrargli alcun tipo di anestetico.
Non avevano antidolorifici e l’anestesia? Nessuna terapia con liquido freddo per il tessuto bruciato? Inoltre, gli hanno fatto indossare la maschera mentre la pelle non era ancora intatta e soprattutto era suscettibile alle infezioni.

4) Uno scanner alimentare potrebbe essere utile in alcuni casi

Nella scena di apertura dell’Episodio 1, il Maestro Jedi Qui-Gon Jinn e il suo apprendista Obi-Wan Kenobi bevono ciò che il droide porta senza controllare esattamente ciò che contenesse la bevanda.
Scanner alimentari come Tellspec o Scio hanno un grande potenziale, e saranno messi sul mercato nei prossimi anni.
Questi strumenti ci diranno quello che abbiamo nei nostri piatti: quanti grammi di zucchero contiene un pezzo di frutta, o quale è la percentuale di alcool contenuta in una bevanda.

5) Biomarkers per riconoscere un apprendista Jedi

Se i midi-chlorian, i microrganismi che si trovano all’interno di tutte le cellule viventi e che comunicano con la Forza, sono nel sangue e possono essere misurati con dispositivi portatili (come visto nell’Episodio 1), come è possibile che non ci siano biomarkers con cui si possano sottoporre a degli screening quelli che desiderano diventare apprendisti Jedi?

6) Dispositivi medici super-veloci

Quando Anakin raggiunge la madre utilizzando un veicolo super veloce, la trova in fin di vita.
Come è possibile che si possa usare la super velocità per spostarsi da un punto ad un altro e in caso di emergenza non sia possibile utilizzare un dispositivo medico portatile per scoprire che tipo di intervento fare o piuttosto chiedere aiuto velocemente?

7) Non c’è traccia di #IA sulle astronavi

Nell’Episodio 4, Han Solo dice che ci vogliono pochi minuti per ottenere le coordinate dal navicomputer per un viaggio più rapido nello spazio.
Come è possibile che ci siano robot con intelligenza artificiale e il libero arbitrio, come R2D2, e una levatrice robotica nell’Episodio 3, ma manca un sistema di intelligenza artificiale a bordo delle astronavi?
Credo che IBM Watson, l’algoritmo di intelligenza artificiale, potrebbe facilmente guidare il Millennium Falcon molto più velocemente.

8) Abiti smart per non congelare

Ne L’Impero colpisce ancora, Luke quasi muore congelato sul pianeta ghiacciato Hoth.
Hanno astronavi all’avanguardia, ma non usano abiti che possano tenerli al caldo e al sicuro?
Presumo che non gli piaccia, perché non riesco nemmeno a credere che non avessero familiarità con questa innovazione.
HexoSkin ha già sviluppato una maglia con sensori, cuciti al suo interno, che misurano la frequenza cardiaca, la respirazione, il numero di passi, l’andatura e le calorie bruciate.
L’anno scorso, l’azienda londinese D30 ha introdotto sul mercato un materiale intelligente che fornisce una formidabile funzionalità di assorbimento e protezione dagli urti.

9) Braccia robotiche o protesi 3D?

Ok, il braccio di Luke non ha sanguinato quando Darth Vader lo ha tagliato – forse i tessuti sono stati cauterizzati dalla spada laser – ma che il suo braccio sembri più vicino al reale nell’Episodio 6 di quanto non lo sia nell’Episodio 2 il braccio di metallo di Anakin è tutta un’altra storia.
Forse una startup dedicata alle protesi ha sconvolto la galassia nel frattempo.
Ancora qualche anno e Organovo avrebbe potuto davvero stampare tessuto cutaneo con i loro bioprinters 3D.

10) Assaltatori imperiali con problemi di clonazione

Gli Stormtroopers (o Assaltatori imperiali) presenti nell’Episodio 2 sono stati clonati dal cacciatore di taglie Jango Fett e si assomigliano.
Ma in realtà non dovrebbero avere, in età adulta, lo stesso identico fenotipo. Infatti, anche se due persone hanno lo stesso background genetico, la possibilità che siano fisicamente uguali è molto bassa. Basti pensare a gemelli omozigoti cresciuti in due ambienti differenti.

11) Un risveglio post-ibernazione meno problematico che nella realtà

Infine, quando Han Solo si risveglia dopo essere stato ibernato nella grafite, dovrebbe sentirsi peggio di quanto accade sullo schermo.
I sintomi comprendono episodi di vomito, disidratazione, mal di testa e molto altro.
È dunque stato fortunato a perdere “solo” temporaneamente la vista.

Ma dobbiamo dargli credito su alcune cose.

Nelle scene subacquee dell’Episodio 1, il Maestro Jedi Qui-Gon Jinn e Obi-Wan Kenobi indossano dei dispositivi sulle loro bocche, che consentono loro di respirare in acqua.

E ancora… Quando Padmé partorisce Leia e Luke nell’Episodio 3, nel film possiamo vedere un lettino per partorire dalla forma strana, piuttosto futuristica e un’ostetrica robot armata di intelligenza artificiale che supervisiona l’intero processo.

Articolo originariamente pubblicato in inglese su medicalfuturist.com