di , 22/02/2023

Lo scorso 8 febbraio l’Università di Genova, insieme ad altri venticinque partner, ha tenuto un kick off di presentazione del progetto Mnesys, presso la ex chiesa di S. Salvatore in Piazza Sarzano, a Genova, alla presenza di Fabrizio Cobis, dirigente del MUR – Ministero dell’Università e della Ricerca.

Mnesys è un Partenariato Esteso per la tematica Neuroscienze e Neurofarmacologia, concepito dall’Università degli Studi di Genova che ne è il soggetto proponente. Il progetto è stato selezionato insieme ad altri 14 progetti dal MUR a seguito della presentazione di proposte di intervento per la creazione di “Partenariati estesi alle università, ai centri di ricerca, alle aziende per il finanziamento di progetti di ricerca di base” nell’ambito del PNRR.

In sintesi, Mnesys (A multiscale integrated approach to the study of the nervous system in health and disease) è un progetto che ha come focus lo studio del cervello e la comprensione delle funzioni del sistema nervoso in condizioni sia fisiologiche sia patologiche (nelle persone sane come in quelle malate).

L’obiettivo di Mnesys è quello di sviluppare nuovi approcci per le neuroscienze sperimentali e cliniche in una prospettiva di medicina di precisione, personalizzata e predittiva con un impatto trasformativo sulla cura delle patologie del sistema nervoso e del comportamento, in particolare attraverso l’utilizzo di soluzioni avanzate di intelligenza artificiale.

Il progetto ha due elementi fondanti ben precisi, come illustrato dal Professor Sergio Martinoia ordinario di Bioingegneria dell’Università di Genova e coordinatore del Comitato scientifico:

Una è la tecnologia hardware, mettendo a punto una sensoristica in grado di studiare il funzionamento del cervello, sia in condizioni fisiologiche che patologiche, e l’altra è quella computazionale che grazie alla potenza dei calcolatori di nuova generazione permetterà all’intelligenza artificiale di fare analisi sofisticate per arrivare in futuro al digital brain twin, un gemello digitale del cervello, che permetterà di avere sofisticati strumenti di simulazione per capire le malattie e affrontare meglio la parte terapeutica.

Le caratteristiche del progetto appena illustrate rendono evidente come il paradigma sottostante al progetto Mnesys preveda l’integrazione di competenze mediche, biologiche, tecnologiche e digitali il cui obiettivo finale è la comprensione, a 360 gradi, di alcuni degli aspetti chiave del funzionamento del sistema nervoso in condizioni fisiologiche e nell’ambito delle sue patologie più rilevanti.

Mnesys rappresenta, quindi, anche un’importante occasione per perseguire l’innovazione digitale in ambito accademico e sperimentale. Proprio per questo motivo è previsto anche il reclutamento, su base nazionale, di oltre 250 giovani tra ricercatori e dottorandi.

Siamo di fronte a una sfida estremamente difficile per la complessità delle norme che regolano i partenariati pubblici e privati e l’eterogeneità dei diversi enti che vi partecipano ma questa rappresenta anche una grande vittoria per l’Università di Genova che si pone alla guida di un progetto che coinvolge prestigiosi atenei italiani e grandi gruppi industriali e di ricerca. Mnesys è un hub che farà da concentratore rispetto ai 7 spoke che seguono i singoli filoni di ricerca e lavorerà in costante confronto con il Ministero, a partire da oggi – Ing. Enrico Castanini, amministratore unico di Liguria Digitale.

Infine, un accenno ai partner che affiancano l’Università di Genova nel condurre il progetto Mnesys.

La maggior parte di essi sono atenei (Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, Università degli studi di Bari “Aldo Moro”, Università degli studi della Campania “Luigi Vanvitelli”, Università degli studi di Ferrara, Università degli studi di Firenze, Università degli studi “Magna Græcia” di Catanzaro, Università degli studi di Napoli “Federico II”, Università degli studi di Parma, Università degli studi di Pavia, Università degli studi di Roma Tor Vergata, Università degli studi di Verona).

Vi sono poi enti di ricerca pubblici (European Brain Research Institute “Rita Levi-Montalcini”, Fondazione Telethon ETS, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa), e IRCCS vigilati dal MUR (Fondazione Don Carlo Gnocchi, IRCCS-AOU “San Martino” di Genova, IRCCS Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna, IRCCS “San Raffaele” di Roma, IRCCS Synlab Sdn Synlab, Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù” di Roma).

In ultimo, sono presenti anche soggetti di natura privata (Alfasigma, ASG superconductors, Dompè farmaceutici, TAKIS S.r.l.).