di , 18/03/2022

Nei giorni scorsi il Ministero Della Salute ha comunicato che è stata firmata la Circolare elaborata congiuntamente con il Ministero dell’Economia in relazione al processo di dematerializzazione delle ricette mediche per i medicinali non a carico del SSN. 

Con questa Circolare vengono fornite le indicazioni applicative per gli operatori sanitari, dopo che lo scorso 31 gennaio 2022 (come previsto dal Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministero della Salute del 30 dicembre 2020) ha avuto avvio l’effettiva operatività della dematerializzazione delle prescrizioni dei farmaci anche per la cosiddetta “Ricetta bianca”. 

Entrando nel vivo dell’argomento, nel testo del provvedimento si specifica che il medico prescrittore procede alla generazione in formato elettronico delle prescrizioni di farmaci non a carico del SSN, secondo le modalità già operative in tutte le regioni riguardanti la ricetta dematerializzata a carico del SSN.  

Con l’avvio delle procedure ha avuto inizio anche la loro diffusione progressiva nelle singole Regioni/PA e presso i Servizi territoriali per l’assistenza sanitaria al personale navigante, marittimo e dell’Aviazione civile (SASN), secondo le date di avvio comunicate dalle medesime singole Regioni/PA e dal Ministero della salute, pubblicate sul portale del Sistema Tessera sanitaria. Al 1 febbraio risultavano già operative sei regioni e PA (Piemonte, Valle d’Aosta, PA di Bolzano, PA di Trento, Emilia Romagna e Sicilia). 

Tuttavia, nella Circolare si sottolinea che una ricetta dematerializzata in una regione/PA o SASN può essere immediatamente utilizzata dal cittadino in circolarità su tutto il territorio nazionale. Ciò ha comportato che fin dal 31 gennaio 2022 le singole farmacie di tutto il territorio nazionale dovessero essere in grado di utilizzare le procedure previste dal Decreto al fine di consentire l’utilizzo di tali ricette. 

Al momento della prescrizione di una ricetta bianca dematerializzata, il nuovo sistema informatico prevede la creazione per ognuna di esse di un Numero di Ricetta Bianca Elettronica (NRBE), assegnato dal Sistema di Accoglienza Centrale (SAC) in fase di compilazione della ricetta, e di un numero breve chiamato Pin-NRBE, che la identificano. Queste codifiche sono utili per l’assistito al momento dell’erogazione.  

Similmente a quanto avviene per le ricette elettroniche dei farmaci a carico del SSN, anche in questo caso, è previsto il rilascio al paziente di un promemoria che può essere stampato oppure inviato tramite e-mail, SMS e applicazioni del cellulare. Ogni ricetta dematerializzata sarà inserita nel Fascicolo Sanitario dell’assistito interessato. Al momento della presentazione da parte dell’assistito del promemoria, grazie al NRBE il farmacista può recuperare la ricetta ed erogare il farmaco richiesto. 

In questa fase di avvio, non possono essere prescritti con questa nuova modalità elettronica i farmaci stupefacenti e le preparazioni galeniche. 

Infine, la Circolare dà indicazioni sulla conservazione delle prescrizioni da parte dei farmacisti (specificando che l’obbligo di conservazione della ricetta si ritiene assolto dal SAC che, laddove previsto, ne assicura la conservazione per due anni), e ricorda che, come per le altre tipologie di farmaci, è vietata la vendita a distanza dei medicinali con obbligo di prescrizione medica. 

In ultimo, viene precisato che qualora non sia possibile l’utilizzo della nuova modalità di prescrizione elettronica della ricetta bianca, il medico potrà prescrivere i farmaci utilizzando la ricetta cartacea.