di , 10/02/2015

Dopo 2 anni, oltre 300 partecipanti in lizza e 21 squadre in shortlist, manca solo un anno di lavoro per i 10 Team finalisti che si contenderanno il premio Qualcomm Tricorder XPRIZE, l’annuncio a Gennaio 2016.

Con background culturali e professionali differenti, i 10 team finalisti raccolgono giovani laureati, ricercatori e startup nel campo biotech ma anche player affermati nel settore dei dispositivi medici; tutti provenienti da diverse parti del mondo, dal Canada agli Stati Uniti, dall’Europa all’Asia.

Per chi non lo sapesse, il Qualcomm Tricorder X-Prize è un concorso di respiro globale che segna una rivoluzione nel settore della digital healthcare: l’innovazione e l’integrazione delle tecnologie diagnostiche alla base dello sviluppo di un dispositivo mobile incentrato sul consumatore (assimilabile al Tricorder medico di Star Trek® ), in grado di diagnosticare 15 patologie mediche di comune affezione – come il diabete, l’anemia, l’ictus – e di registrare parametri vitali come la pressione arteriosa, la frequenza cardiaca e la temperatura.

Mentre il backend del dispositivo sarà caratterizzato da una tecnologia diagnostica sofisticata e di precisione, il frontend dovrà essere il più user-friendly possibile, così da permettere a tutti di fare diagnosi sulla salute affidabili. In pratica l’assistenza sanitaria sarà nelle mani del consumatore stesso. E, chiaramente, aspetti quali la sicurezza dei consumatori e la conformità alle normative sono parte dei requisiti.

I team finalisti hanno tempo fino a maggio 2015; i prototipi di lavoro saranno poi sottoposti a test di sicurezza per il consumatore e valutazioni di esperienza diagnostica fino a gennaio 2016 quando, in occasione del 50 ° anniversario di Star Trek, sarà proclamato il vincitore.

Considerando l’ampia gamma di competenze presenti in questi team, l’output sarà sicuramente un interessante mash-up di tecnologie, design, ingegneria e scienze biomediche. E questo è ancor più vero se si considera che alcuni team come Aezon e DMI hanno definito partnership strategiche con colossi come la NASA, il National Institute of Health, la Bill and Melinda Gates Foundation e il Center for Bioengineering, Innovation and Design.

Rick Valencia, Senior VP e General Manager di Qualcomm Life ha affermato che “Le tecnologie che si stanno sviluppando per il Qualcomm Tricorder X-Prize potrebbero avere un impatto globale esponenziale, non solo nella diagnosi da remoto delle malattie, ma su una miriade di altre aree mediche, tra cui il monitoraggio continuo della salute, la prevenzione delle malattie e la gestione delle malattie croniche.”

Ecco, io non potrei essere più d’accordo ma soprattutto sono più che ansioso di vedere queste idee materializzarsi in prototipi di lavoro – e magari portarci vicini al riuscire a trasformare la fantascienza del XXIII secolo in una realtà medica del XXI secolo.

D’altra parte diventa sempre più attraente il mercato dei dispositivi indossabili, soprattutto dopo quello che è accaduto con il recente lancio della Apple Watch: Samsung e Sony hanno praticamente preceduto l’annuncio del loro rivale con una serie distinta di nuovi dispositivi e gadget. È chiaro che in questo scenario in rapida evoluzione, dove i dati sanitari possono essere monitorati e analizzati con dispositivi, applicazioni e piattaforme in grado di dare a chiunque una visione olistica, reale e contestuale della propria salute e benessere, il concetto di future health non sembra più così lontano.

 

Pubblicato precedentemente su ninjamarketing.it