di , 08/01/2018
Articolo pubblicato originariamente in lingua inglese da Eugene Borukhovich su healtheugene.com il 1 Gennaio 2018

Con la fine del 2017, volevo riflettere brevemente… sui miei dati.

Ho monitorato i miei passi, la frequenza cardiaca, il peso (AppleWatch, Nokia SteelHR, iPhone) e altri parametri vitali con analisi più invasive e quindi molto meno frequenti, come il livello di glucosio nel sangue con One Drop.

Ho avuto il mio uBiome sequenziato (due volte), fatto un test del sangue EverlyWell e appeso lo specchio intelligente Mango Mirror sulla mia parete in modo da poter vedere i miei dati #healthkit ogni volta che guardo nello specchio. Era tutto divertente!

Dati ovunque!

Ho camminato oltre 2.3 Milioni di passi, ho corso (solo) 107km, controllato il mio peso 144 volte, apparentemente visitato 24 città e fatto il check-in in più di 1860 posti, oh e ho usato 113 giorni di fila headspace finché non sono arrivato in Giappone. Grande, giusto?

Beh… ho finito il 2017 con il mio peso a 105,3 kg contro i 105,7 di Gennaio. Il mio microbioma intestinale è fortemente infestato da Firmicutes – 77,87%. Il mio LDL-C, colesterolo e trigliceridi sono stati tutti sotto controllo almeno fino a marzo, quando ho fatto l’ultimo esame.

Sto bene e con un basso livello di stress e penso che Headspace mi abbia aiutato in modo significativo, ma questa è una misura qualitativa.

Quando ho appeso il Mango Mirror solo due mesi fa, ho pensato che avere uno smartphone, e tutti i miei dati direttamente nel palmo della mano grazie ad #healthkit, sarebbe stato sufficiente ed ero un po’ scettico.

Come avete letto sopra, ho più applicazioni che mi avvisano di quello che dovrei fare:
Puoi farcela, ancora 600 passi.
Dormi di più.
La settimana scorsa hai corso 3,2 km. Puoi rifarlo.
Respira.
Finisci i tuoi esercizi.

Sono affascinato dal tracciamento dei miei dati sanitari e, visto che il movimento #quantifiedself è entrato nel mainstream pochi anni fa, stiamo tutti cercando di capire come cambiare i nostri comportamenti per migliorare la qualità e la lunghezza della nostra vita con i nostri cari.

Ammetto anche che non ho avuto successo (come potete leggere sopra)…

Passo da momenti in cui mi dedico alla corsa, all’esercizio e al mangiare sano, a momenti in cui, a causa di un cambiamento improvviso nel programma o altre scuse, interrompo il ciclo di esercizi.

Così, mentre mi trovavo di fronte allo specchio, stavo pensando che forse noi, come esseri umani, abbiamo bisogno di più promemoria in più luoghi per scollegarci dalla natura fisica di un telefono cellulare o di uno SmartWatch.
Che si tratti di uno specchio o di qualsiasi altra superficie visuale, ciò che conta è il cambiamento del proprio stile di vita, che è la cosa più difficile da ottenere!

Cosa ci porterà il 2018?

Mentre riflettevo sul 2017, mi sono venute in mente poche cose su ciò che il 2018 ha in serbo per noi – e sicuramente non sono più dati…
… ci porterà più interfacce per registrare, ma soprattutto dare senso a tutti i dati generati dal nostro corpo
… sarà l’anno del coaching olistico con la combinazione di allenatori reali e chatbot con intelligenza artificiale per aiutarci a ritrovare nelle nostre vite piene di impegni il benessere e la salute mentale
… ci aiuterà a ridefinire la Digital Health, facendo leva sulla tecnologia per hackerare i nostri comportamenti, dal momento che il numero dei dati sta aumentando e le terapie digitali – Digital Therapeutics – saranno la strada da seguire.

Spero che l’anno prossimo, quando guarderò il mondo attravero i miei MetaGlasses di Realtà Aumentata, vedrò un nuovo me 🙂