Com’è cambiato il rapporto tra medici e pazienti con l’avvento di siti, blog e social network? Ecco un po’ di statistiche

La salute: da sempre tra gli argomenti più cercati sul web

Il desiderio da parte degli utenti del web di ricevere informazioni mediche chiare e affidabili da veri professionisti è ormai un dato incontrovertibile.

Secondo un rapporto del Pew Research Center’s Internet & American Life Project, un americano adulto su tre ha utilizzato internet per risolvere un problema di salute. Tra tutti gli utenti alla ricerca di soluzioni online, il 46% desidera entrare in contatto con professionisti medici e sanitari per avere una diagnosi, il 38% crede invece di poter risolvere la difficoltà per conto proprio direttamente a casa e l’11% è a metà strada tra queste due posizioni.
L’accuratezza delle informazioni trovate online invece è tutt’altra cosa. Il 41% di chi ha cercato informazioni mediche online ha poi avuto conferma della diagnosi da un medico in carne e ossa (43% se teniamo conto delle diagnosi parziali), mentre il 18% ha ricevuto dal medico diagnosi completamente diverse da quelle che si aspettava.

Medici su blog e social: le conseguenze

A questo proposito Kevin Pho, il più celebre medico blogger al mondo, da anni sostiene che sia indispensabile una maggiore attività online di medici e professionisti sanitari, così da diventare veri e propri punti di riferimento online, fonti d’informazione sempre affidabili.

Seguendo il consiglio di Pho e i trend mondiali, oggi sempre più medici si stanno lanciando sul web e sui social network con blog, siti, pagine Facebook, Twitter e Linkedin in cui dispensano consigli utili dando al tempo stesso visibilità agli studi e alle cliniche in cui esercitano.

PricewaterhouseCoopers, in un recente sondaggio, ha chiesto a oltre mille pazienti e cento dirigenti sanitari cosa pensavano delle modalità in cui i professionisti sanitari si stanno servendo del web. I risultati mostrano che i contenuti più affidabili sono quelli pubblicati da medici (60%), infermieri (56%) e ospedali (55%).

Il rovescio della medaglia di tutta questa comunicazione online è la carenza di privacy nei riguardi dei pazienti un argomento delicato come la salute e, non meno importante, l’invasione della privacy dei medici. Secondo un sondaggio pubblicato dal Journal of General Internal Medicine ben sei anni fa (2011) il 35% dei medici intervistati ha ricevuto richieste di amicizia da pazienti sui suoi profili social personali e il 58% di questi le ha sempre rifiutate.

Siti di prenotazione e rating dei medici: questione di reputazione

Ma oltre a siti web, blog e social esistono anche piattaforme specifiche a cui un medico può iscriversi, come Doximity, una piattaforma che mette in contatto medici di base e specialisti, e un gran numero di siti di prenotazioni e rating, come Zocdoc negli Stati Uniti D’America e iDoctors, Dottori.it e DocPlanner in Italia. Questi siti permettono ai pazienti di valutare le prestazioni ricevute dai medici iscritti con recensioni e punteggi, in maniera non dissimile da siti che offrono servizi simili in ambiti commerciali completamente diversi.

Secondo un sondaggio del Journal of the American Medical Association, il 65% degli intervistati era a conoscenza che i medici avessero un rating sul web, ritenuto però poco attendibile dal 43%. Tra gli utenti di siti di prenotazioni mediche, il 35% ha ammesso di scegliere il medico da cui andare basandosi sulle recensioni positive, mentre il 37% di evitare medici che hanno ricevuto recensioni negative.

Il dottor David A. Hanauer della University of Michigan Medical School, co-autore di questo rapporto, afferma che la reputazione è un valore chiave per i medici. Quando è a rischio la propria salute, non tutti vorrebbero affidarsi a un medico di cui non si parla bene, e anche se alcune recensioni potrebbero essere false o errate questo trend non è da ignorare ma bensì da affrontare con attività mirate a stabilire online un’immagine veritiera della propria attività professionale.

Da un lato, i medici hanno sempre più bisogno di visibilità online e di strumenti innovativi per la gestione della propria attività professionale; dall’altro, i pazienti sono sempre più digitalizzati e vogliono semplificare il rapporto con il medico, avendo sempre più il controllo della propria salute e dei dati ad essa collegati.

Recensioni a parte, dunque, quello che si renderà necessario sono proprio delle piattaforme in grado di connettere medici e pazienti in maniera sicura e semplice, con strumenti di monitoraggio e follow up per il medico e orchestrazione di servizi personalizzati per i pazienti.

In tal senso, è interessante il caso di Paginemediche, una piattaforma multisided, con servizi dedicati sia a medici sia a pazienti e che consente un’interazione sicura e un’informazione salute completamente generata dai medici stessi. In questo caso, infatti, è la piattaforma stessa che stabilisce la visibilità del medico sulla base della sua attività e i servizi, come la prenotazione, il teleconsulto e il CRM dei pazienti, seppur pensati per il medico, sono sempre in funzione delle esigenze digitali del paziente.

Il mondo di oggi è dominato dalla tecnologia. È nell’interesse tanto dei medici quanto dei pazienti rendere il web un canale più efficiente per quanto riguarda le informazioni e le prestazioni sanitarie.