di , 14/03/2017

La paura dell’ignoto è antica quanto l’uomo stesso, così la paura nei confronti della tecnologia va di pari passo con i suoi stessi progressi.
Basti pensare alle paure generate dai primi telefoni in Svezia intorno al 1885.
Il telefono è lo strumento del diavolo
La magia del suono che veniva fuori da quel piccolo cavetto ha spaventato molte persone – soprattutto anziani che temevano di morire fulminati solo toccando il telefono.
La paura si fa ancora più grande e spaventosa quando si tratta di salute.
Quando Wilhelm Conrad Röntgen ha reso pubblica la sua scoperta sui raggi X, la paura più diffusa tra le persone era quella che i loro pensieri sarebbero stati esposti pubblicamente.

E oggi cosa alimenta questa paura del nuovo?
Sicuramente tutto quello che cade sotto l’egida delle nuove tecnologie nell’ambito della salute.

È vero che l’intelligenza artificiale potrebbe controllare le nostre vite?

La ricerca (e l’applicazione) dell’Intelligenza Artificiale si sta sviluppando molto velocemente.

La paura più grande è che l’intelligenza artificiale diventerà così sofisticata da funzionare meglio del cervello umano e quindi potrebbe prendere il controllo sulle nostre vite.

Lo sviluppo completo dell’intelligenza artificiale potrebbe significare la fine della razza umana. (Stephen Hawking in un’intervista con la BBC)

Non credo che la situazione sia così disperata, ma sono d’accordo con coloro che sottolineano la necessità di prepararsi ad “usare” l’intelligenza artificiale in modo appropriato.
Come? Creando standard etici per il suo avanzamento e allungando i tempi di sviluppo per consentire una mappatura dei possibili aspetti negativi.
Ancora una volta è Google che si porta avanti rispetto agli altri con un documento che regolamenta il comportamento in caso di “incidenti” nel sistema e di errori nel design dell’IA.

I robot usati in procedure chirurgiche sono davvero sicuri?

Incrementare l’efficienza e ridurre i costi di operazioni chirurgiche complicate attraverso i robot è realtà ormai.

Nonostante i vantaggi, molte persone temono che queste macchine possano “vivere di vita propria” e causare danni.
Fear not, my friends. È l’uomo che controlla la macchina, non il contrario. La tecnologia serve solo per supportare i chirurghi in operazioni complicate, non può sostituirli.

Le aziende che raccolgono i nostri dati sanitari li potrebbero usare per spiarci?

I pazienti che forniscono i loro dati sanitari non dispongono di informazioni sulle imprese stesse. E sicuramente non è corretto.
Come possiamo valutare se una start-up che produce dispositivi wearables è affidabile o no?
Dovrebbe avere un profilo online trasparente. Quanto più si sa sulle aziende, più diventa difficile per loro svignarsela con i nostri dati.

Microchip e sensori ingeriti possono causare danni?

Molti pensano che telecamere davvero minuscole e microchip siano il futuro dell’assistenza sanitaria.
I pazienti possono ingoiare piccole telecamere e pillole contenenti microchip per verificare che abbiano preso un determinato farmaco.

Tuttavia, alcune persone temono che tali dispositivi potrebbero anche portare virus e invadere i nostri corpi dall’interno – come il piccolo dispositivo utilizzato nel primo film Matrix sul protagonista, Neo.
Per sciogliere questi timori, i professionisti sono tenuti a fornire standard etici adeguati per aiutare la società con l’emergere di sensori e chip.

L’uso/abuso della Realtà Virtuale può causare la perdita di connessione con la realtà?

L’uso di Realtà Virtuale appena iniziato a cambiare il panorama della sanità.
Brennan Spiegel e il suo team presso l’ospedale Cedars-Sinai di Los Angeles utilizzano la Realtà Virtuale con i loro pazienti per aiutarli a rilasciare lo stress e ridurre il dolore.

Nonostante i vantaggi, molte persone hanno molta paura ad usare la Realtà Virtuale.
Ad esempio, ci sono persone che quando indossano gli Oculus Rift hanno episodi di nausea, ma questo è niente in confronto al timore di perdere completamente connessione con la realtà.
La dipendenza può essere un problema reale, a cui porre rimedio utilizzando un approccio graduale all’introduzione della RV nella propria vita.

I dispositivi medici portatili sono davvero affidabili?

Il mercato dei wearable e sensori è in piena espansione.
Tali dispositivi come Scanadu o Viatom Checkme – che misurano la temperatura corporea, la frequenza cardiaca e il ritmo, il livello di saturazione dell’ossigeno, la pressione sanguigna sistolica, l’attività fisica e il sonno – trasformano completamente il concetto di assistenza sanitaria.
Molte persone non si fidano di questi dispositivi – non hanno alcuna informazione circa la loro accuratezza e in molti casi li usano soprattutto senza l’aiuto di un professionista. Pertanto, le aziende che sviluppano tali dispositivi dovrebbero comunicare in modo chiaro su come la qualità del loro prodotto venga valutata.

È, dunque, tempo di imparare a non temere quelle tecnologie che possono davvero cambiare in meglio la nostra vita.

Abstract di un articolo pubblicato in inglese su medicalfuturist.com